Il legno è un materiale naturale di origine biologica: è il tessuto vegetale che costituisce il fusto degli alberi e di alcuni arbusti.
E' costituito essenzialmente da fibre di cellulosa trattenute da una matrice di lignina.
Grazie alle sue caratteristiche è utilmente impiegato dall'uomo nel settore artigianale, industriale, nell'edilizia e come combustibile: è un materiale rinnovabile, facilmente riparabile, ha un’elevata capacità di isolamento termico e acustico, ha una forte stabilità e un’elevata durabilità. Fin dai tempi antichi è considerato il miglior materiale utilizzabile per la costruzione di edifici, per l'arredamento e per le abitazioni.
E'comunemente chiamato legna, quando viene impiegato come combustibile ("legna da ardere" e legname, quando viene impiegato nelle lavorazioni artigianali e industriali.
1) ABBATTIMENTO
2) SRAMATURA E SCORTECCIATURA
3) TRASPORTO IN SEGHERIA
4) LAVAGGIO E SEZIONATURA
5) STAGIONATURA (per portare l'umidità sotto il 12%)
MASSA VOLUMICA: varia con la specie legnosa. Maggiore è la massa volumica, maggiore è la durezza del legno
COLORE: varia con la specie legnosa e con l'umidità presente nel legno. Esempi: mogano rossastro, ebano nerastro
RITIRO: diminuzione del volume del legno con la diminuzione dell'umidità. Può determinare problemi come le fenditure o l'imbarcamento
IGROSCOPICITA': capacità del legno di assorbire l'umidità
CONDUCIBILITA' TERMICA E ELETTRICA: assenti, in quanto il legno non è un conduttore bensì un buon ISOLANTE
RESISTENZA A COMPRESSIONE, TRAZIONE, FLESSIONE: è migliore se le forze agiscono in direzione parallela alle fibre e se non sono presenti nodi o altri difetti del legno
DUREZZA E TENACITA' (resistenza agli urti): variano in funzione dell'essenza legnosa - sono migliori nelle essenze dure
LUCIDABILITA': capacità del legno di lasciarsi lucidare - dipende dalla specie legnosa, per esempio è buona per il mogano o il rovere
FENDIBILITA': facilità del legno nel lasciarsi tagliare (è una proprietà positiva per la legna da ardere)
CURVABILITA': capacità del legno di lasciarsi curvare e di mantenere la curvatura - buona per esempio per frassino o faggio (utile per gli strumenti musicali ad es.)
NODI: prolungamenti nel tronco di rami.
Sono duri e quindi possono ostacolare le lavorazioni.
Possono staccarsi rendendo meno resistente il legno.
FENDITURE RADIALI: spaccature del legno centrali o periferiche, dovute in genere all'azione del gelo, che possono compromettere l'utilizzo dei tronchi.
CIPOLLATURE: distacchi totali o parziali di anelli contigui, causati da sbalzi di temperatura, che indeboliscono il legno.
IMBARCAMENTO: tendenza di tavole e travi in legno a incurvarsi in seguito a variazioni di temperatura o umidità.
SFOGLIATURA
Il tronco viene ridotto ad un unico foglio sottile facendolo ruotare intorno al suo asse longitudinale e tagliandolo con una lama affilata.
TRANCIATURA
Il tronco viene ridotto in fogli sottili (spessore 0.5-1.5 mm) facendo scorrere in senso longitudinale una lama larga quanto il tronco da
tranciare.
PANNELLI DERIVATI DAL LEGNO
Compensato e Multistrato
Pannelli ottenuti incollando sottopressione tre o più fogli di legno, disposti in modo che le fibre dei fogli vicini siano incrociate, cioè orientate perpendicolarmente le une alle altre. I compensati formati da più di tre strati vengono detti multistrati e hanno spessore superiore a 8 mm.
Sono flessibili, elastici, leggeri, si deformano poco con l'umidità e, per la disposizione delle fibre, hanno elevata resistenza meccanica sia trasversale sia longitudinale.
Paniforti
Sono costituiti da un'anima di listelli di legno poco pregiato rivestita da ambo i lati da fogli di legno pregiato disposti con le fibre perpendicolari rispetto ai listelli.
Si usano molto nell'industria del mobile.
Tamburati
Si ottengono inserendo tra due sottili strati di compensato uno o due strati incrociati di listelli, a una distanza di 4-10 cm l'uno dall'altro.
Si usano per mobili e porte, il loro vantaggio è la leggerezza.
Esistono anche tamburati detti pannelli sandwich al cui interno non ci sono listelli in legno ma altri materiali a struttura ondulata (a "nido d'ape"), materiali rigidi e schiume sintetiche.
In alcuni casi i fogli esterni possono essere in lamierino metallico.
Pannelli truciolari
Sono costituiti da trucioli di legno sminuzzati, essiccati e poi pressati a caldo con resine sintetiche, chiusi da fogli ad es. in melammina.
Sono più economici, ma pesanti e poco resistenti alla flessione. Si usano per divisori, soffittature, serramenti, armadi e altri mobili di scarso pregio.
Pannelli di fibre
Sono ricavati da cascami di abete, pioppo, faggio, ecc... provenienti da varie lavorazioni, sottoposti a sfibratura che scioglie i legami tra le fibre, consentendo di ottenere una massa omogenea cui vengono aggiunti leganti e altre sostanze.
I più noti sono masonite e faesite, utilizzati per controsoffittature, porte, serramenti.
LEGNO LAMELLARE
Il legno lamellare è costituito dalla sovrapposizione di tavole (lamelle) di circa 18-25 mm, disposte in direzione parallela alle fibre e incollate sotto pressione con speciali resine sintetiche. Le travi in lamellare possono essere quindi dritte o curve e di lunghezza notevole (oltre 30 m).
Il legno lamellare resiste bene a flessione e compressione, agli attacchi chimici e al fuoco. Le sue proprietà meccaniche variano poco in funzione di temperatura e umidità. E'caratterizzato da leggerezza e facilità di montaggio.
Si usa quindi per strutture fisse o temporanee, nelle ristrutturazioni di edifici storici, per infissi e scale prefabbricate, per alloggi prefabbricati montani, ponti e passerelle pedonali, coperture di capannoni, palestre, piscine, fiere, sale spettacoli ecc.