Il testo "Disegno e Unificazione per allievi ingegneri civili" del prof. Guggia (Università degli Studi di Padova) recita al capitolo introduttivo "sarebbe necessario essere nei panni dello psicologo per poter trattare in termini compiuti lo studio della percezione visiva [...]. La rappresentazione bidimensionale delle tre dimensioni è fonte più frequentemente di quanto non si creda di ambiguità  [...]. Appare evidente pertanto come sia necessario che ogni disegno venga eseguito in modo da fornire una interpretazione univoca perché chi osserva deve intendere allo stesso modo di chi ha disegnato. [...] Si può affermare che quando si forniscono una tecnica ed una metodologia per la rappresentazione, queste debbono essere mantenute costanti".

I sistemi di rappresentazione sono quindi tecnicamente codificati e attuati per mezzo di regole, metodi e forme espressive e sono alla base dell'attività produttiva industriale (si pensi al design industriale o alla progettazione architettonica). Nella fotografia e nel disegno artistico i tecnicismi sono invece ignorati per lasciar spazio a illusioni ricercate con l'uso del colore o grazie all'impegno creativo dell'artista.

I metodi di rappresentazione grafica rappresentano in due dimensioni sul piano oggetti tridimensionali.

Possiamo dividerli in due categorie a seconda della collocazione del punto di vista dell'osservatore:

• se si pone il punto di vista a distanza finita si ha la prospettiva; è un metodo più difficile da eseguire ma che dà l'immediata percezione della forma e quindi è più vicino alla reale vista dell'osservatore.
• se si pone il punto di vista a distanza infinita si hanno le proiezioni ortogonali e le assonometrie, metodi più facili da eseguire ma di più difficile lettura, grazie alla quale è però possibile dimensionare con precisione ogni parte di un oggetto.

Nell'ambito della scuola secondaria di I grado ci si pone come traguardo quello di conoscere, saper leggere agevolmente e saper realizzare semplici proiezioni ortogonali e assonometrie.